Né Ristori, né Sostegno, sarà Indennizzi: così dovrebbe chiamarsi il primo decreto del governo Draghi per gli aiuti legati alle misure restrittive anti-Covid imposte a inizio anno, con interventi che comprendono contributi a fondo perduto generalizzati e la proroga della cassa integrazione Covid.
A riferirlo il leader della Lega, Matteo Salvini, specificando che il nuovo decreto “è in lavorazione, con cambio di nome, diventa decreto Indennizzi”.
Cresce l’attesa per l’approvazione del decreto Ristori 5, poi conosciuto come decreto Sostegno, dopo una lunga attesa di quasi due mesi.
Il provvedimento da 32 miliardi di euro, infatti, è rimasto congelato a inizio anno a causa della crisi di governo, per poi tornare nelle mani dell’esecutivo Draghi non appena entrato nelle sue piene funzioni. Si attende ora l’approvazione, prevista a breve in concomitanza con il via libera al nuovo dpcm marzo 2021 di Draghi con le nuove misure anti-Covid che dovrebbe essere varato nella giornata di oggi.
I contenuti dell’ex decreto Ristori 5 restano più o meno gli stessi di quelli impostati da Conte: aiuti e indennizzi generalizzati per imprese, lavoratori e famiglie in difficoltà a causa del Covid. A cambiare è invece il nome del provvedimento passando da decreto Sostegno a decreto Indennizzi.
Ad anticiparlo il leader della Lega, Matteo Salvini, dichiarando che il decreto Ristori “è in lavorazione, con cambio di nome, diventa decreto Indennizzi”. “Si supera il vincolo dei codici Ateco, ragionando per categorie, con dei massimali innalzati dei diversi criteri di aggiudicazione rispetto all’eccesso di burocrazia precedente”, ha spiegato Salvini.